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Il viaggio di tre pioniere verso la linea di partenza della UTMB®

Corsa

Photos courtesy of: HOKA

Venerdì 30 agosto molti dei migliori e delle migliori trail runner del mondo si troveranno sulla linea di partenza della UTMB® (Ultra Trail du Mont Blanc). Nell'ambito della HOKA’s Made in the Mountains Challenge, che si svolgerà nella stessa settimana della UTMB®, dal 26 agosto al 1 settembre, accenderemo i riflettori su tre atlete eccezionali e sul personalissimo cammino di ognuna di esse verso la gara di quest'anno.

La UTMB®, ormai alla sua 21° edizione, è considerata unanimemente uno degli eventi di trail running più importanti in calendario, se non il più importante in assoluto. Un percorso duro, tecnico, che si dipana in tre paesi diversi su una lunghezza complessiva di 171 km, con 9.963 metri di dislivello: conquistarsi un posto sulla linea di partenza è difficile quasi quanto affrontare la gara. I criteri di accesso sono infatti estremamente selettivi e impongono la partecipazione a eventi di qualifica, una incontestabile garanzia del livello qualitativo dei 2.500 trail runner partecipanti.

Ma la strada per raggiungere la linea di partenza non è per tutti la stessa. Cosa serve per arrivarci?

Partecipa alla sfida HOKA UTMB Mont-Blanc MADE IN THE MOUNTAINS Challenge, dal 26 agosto al 1 settembre

Le atlete di HOKA Judith Wyder, Katharina Hartmuth e Eszter Csillag hanno dimostrato un'incredibile determinazione nel farsi strada per arrivare sulla linea di partenza della gara. Queste straordinarie donne riescono a trovare un equilibrio tra le intense sessioni di allenamento in montagna e le responsabilità della maternità, per quanto riguarda Judith ed Eszter, e, nel caso di Katharina, con il suo lavoro di scienziata. Judith ha superato anche una grave malattia per arrivare dove si trova oggi. Le storie di queste tre atlete testimoniano la forza e la resilienza che ognuno di noi ha dentro di sé, e ci ispirano a intraprendere il cammino personale che ci porterà sulla linea di partenza.

Chi sono queste atlete?

Judith Wyder

Alla fine del 2019, quando aspettava il suo secondo figlio, la trail runner svizzera Judith Wider ebbe un ictus. "Il mio obiettivo era recuperare la capacità di muovermi", racconta. Da allora ha dimostrato un'incredibile resilienza per riuscire a gareggiare nel trail running ai massimi livelli, conquistando la medaglia d'argento (individuale e a squadre) nel Trail Short degli IAU Trail World Championships del 2023.

Trovare un equilibrio tra il ruolo di genitore e la corsa non è facile, ma Judy racconta che talvolta i suoi figli, oggi di tre e sei anni, corrono insieme a lei, e due o tre volte al mese la seguono anche nei suoi allenamenti. Il suo suggerimento per altre madri che si preparano a una gara è di essere flessibili. "Devi essere disposta ad allenarti la mattina presto o la sera tardi, anche quando non ne hai voglia".

Lei ci ricorda anche che nell'imminenza di una gara, è fondamentale non perdere la giusta prospettiva. "Il primo passo è iniziare a muoversi. Mantenersi in salute ed essere felici. Non si tratta di dimostrare niente a nessuno". Quando si avvicina alla linea di partenza, Judy non si preoccupa di chi ha accanto: "Corro per capire cosa posso fare io".

Nonostante il suo successo di atleta (ha vinto anche numerosi campionati di orientamento e sci orientamento), si considera prima di ogni altra cosa una madre. "La mia famiglia è per me la proprità assoluta", sottolinea. Per Judith essere genitore va di pari passo con l'essere una trail runner. "Nel trail running tutto cambia continuamente: nuove superfici, ostacoli di ogni genere, sfide mentali. Proprio come essere madre. Devo tenermi sempre pronta".

Katharina Hartmuth

La trail runner tedesca Katharina Harmuth ha conquistato un impressionante secondo posto nella UTMB® dello scorso anno. Ma quello che lascia a bocca aperta è che questo più che impegnativo percorso era solo la sua seconda gara di trail sulle 100 miglia. "Di sicuro non mi aspettavo che sarei arrivata seconda", racconta.

Quando Katharina era una bambina, il suo sport preferito non era la corsa, ma l'arrampicata. "Ero molto piccola per la mia età. Tutte le altre ragazzine avevano gambe lunghe ed erano molto più veloci di me". Fu durante le escursioni con la famiglia che sviluppò la passione per la montagna.

Nonostante lo straordinario traguardo tagliato nella UTMB® dello scorso anno, Katharina non si considera ancora un'atleta d'elite. Forse perché quando non è sui sentieri, è occupata nel suo lavoro di scienziata. "È qualcosa di completamente diverso che prende gran parte del mio tempo".

A Katharina non resta molto tempo al di fuori degli allenamenti e del lavoro. Come fa a non perdere la motivazione? "La cosa più importante è divertirsi. Naturalmente i momenti difficili ci sono, ma nel complesso deve essere un divertimento. Questo è quello che mi spinge ad andare avanti".

La dedizione e la passione di Katharina per lo sport sono già d'ispirazione per molte altre trail runner. "È un dato di fatto che sulla linea di partenza della UTMB® trovi molti più uomini che donne", dice Katharina "ma adesso ci sono atlete che vengono da me e mi dicono 'Ehi, mi hai fatto vedere che anche le donne possono farcela'".

Il suo consiglio per le altre donne che vogliono arrivare su quella stessa linea di partenza? "La cosa importante è andare e non curarsi di quello che gli altri dicono o fanno".

Eszter Csillag

La trail runner ungherese Eszter Csillag iniziò a gareggiare nel 2016, ma durante la sua prima gara non riuscì ad arrivare al traguardo. "La DFN fu una grande lezione per me", racconta. Dopo quella prima gara partecipò ad altre competizioni in Malesia, a Hong Kong e in Corea, migliorando costantemente. E poi arrivò il suo secondo figlio. "Quando rimasi incinta corsi fino al quinto mese perché mi piaceva troppo", dice. Durante una gara a cui partecipò in quella fase della gravidanza, si trovò a un passo dal terzo posto ma fu sorpassata nell'ultimo rettilineo. "Rallentai e da terza arrivai quinta perché correre in discesa mi spaventava. In quel momento mi resi conto di cosa contasse davvero per me. Ero incinta e non volevo rischiare".

Dopo la nascita del figlio, Eszter si trovò a dover gestire la lontananza dai bambini. "Dovevo prepararmi mentalmente a stare lontano da loro mentre mi allenavo per le gare importanti. Quando i bambini erano molto piccoli, gli allenamenti mi tenevano impegnata dalle quattro alle sei ore al giorno, ma tutto quello che volevo era tornare da loro".

Nel 2021 Eszter non avrebbe mai pensato di arrivare quarta nella CCC. "Prendevo la corsa molto seriamente ma non immaginavo assolutamente di poter ottenere un risultato del genere". L'anno dopo, nel 2022, partecipò alla UTMB, la sua prima gara sulle 100 miglia, e arrivò quinta, un risultato davvero incredibile.

Come madre, avere il supporto della famiglia le consente di praticare il trail running al massimo delle sue potenzialità. Con le gare importanti che l'aspettano, lei e il marito possono contare sull'aiuto delle nonne con le bambine. "Tutti, letteralmente, si danno da fare perché possa prepararmi e affrontare la gara al meglio. La mia rete familiare è straordinariamente importante per me".

Per quanto riguarda gli ostacoli che le trail runner si trovano di fronte, Eszter dice: "Le donne non si sentono sicure quando corrono da sole in mezzo alla natura. Con il tempo la sensazione talvolta diminuisce ma all'inizio è davvero un grosso ostacolo". Ascoltare le storie di altre atlete che hanno corso sui sentieri, sottolinea, fa sì che le donne si sentano più vicine a questo sport.

Il suo consiglio per le donne che aspirano a diventare trail runner? "Devi credere nei tuoi sogni. Possono essere difficili da realizzare ma ce la puoi fare. La tua vita non si ferma quando diventi madre".

Vuoi conoscerle meglio? Vai sul sito della HOKA Made in the Mountains e guarda i video su queste tre atlete di HOKA.

Celebra insieme a noi i successi di queste tre straordinarie donne e abbraccia lo spirito dell'avventura. Scopri i loro percorsi e trova ispirazione per iniziare il tuo, ricordandoti che ogni cammino inizia con un piccolo, coraggioso passo.

HOKA incoraggia le donne di ogni angolo del mondo ad allacciare le scarpe, uscire e raggiungere la linea di partenza, che sia quella di una gara vera e propria o di una semplice corsa vicino a casa.

Hai voglia anche tu di raggiungere la linea di partenza? Partecipa alla sfida HOKA UTMB Mont-Blanc MADE IN THE MOUNTAINS Challenge, dal 26 agosto al 1 settembre.

E se sarai a Chamonix, potrai partecipare alla HOKA UTMB Mont-Blanc LET’S FLY CHAMONIX SEGMENT Challenge, da 26 agosto al 1 settembre.

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